Legionari Bresciani caduti in Spagna


  • C.N. Antonioli Ippolito fu Basilio e Nulli Maria, nato il 2 giugno 1908 a Iseo, morto il 18 marzo 1937 a Brihuega nella Battaglia di Guadalajara; Camicia Nera 524 Bandera «Carroccio».

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Ferito gravemente al petto durante un assalto rifiutava l’aiuto dei camerati. Pur sentendo la morte vicina, trovava parole di incitamento per i compagni e spirava poco dopo al grido di «viva il Duce».

Brihuega, 18 marzo 1937-XV

  • C.N. Arici Antonio, nato l'1 marzo 1909 a Nuvolento, morto l’8 aprile 1938 nella Battaglia d’Aragona;
  • C.N. Baiguera Umberto Giovanni di Giuseppe e di Gobbini Rosa, nato il 16 giugno 1902 a Brescia, morto il 28 aprile 1937 all’Hospital MIlitar di Aranda de Duero per ferite e contusioni da incidente stradale. Riposa al sacrario di Saragozza.
  • C.N. Baldoni Giuseppe di Bortolo e fu Mutti Maria, nato il 10 novembre 1914 a Edolo, morto il 18 marzo 1937 a Brihuega nella Battaglia di Guadalajara; Camicia nera 524Bandera «Carroccio».

Medaglia d’Argento al Valor Militare

Fuciliere, durante un forte attacco dell’avversario, rimasto mutilato di entrambe le gambe per lo scoppio di una granata, si prodiga ad incitare i compagni a resistere. Nuovamente colpito al petto, prima di spirare trovava ancora la forza di inneggiare al Duce.

Brihuega, 18 marzo 1937-XV

  • C.N. Barbieri Angelo di Giuseppe e Pasolini Paola, nato il 15 maggio 1905 a Oriano frazione di San Paolo, morto il 15 agosto 1937 sulla Quota 918 nella Battaglia di Santander; camicia nera gruppo bandere CC.NN. IX maggio.

Medaglia d’Argento al Valor Militare

Durante l’attacco a forti e munite posizioni nemiche, con alto senso del dovere e sprezzo del pericolo, si portava di propria iniziativa sotto i reticolati nemici intatti, piazzando il fucile mitragliatore in modo da tenere a bada la difesa nemica e permetteva ai compagni il taglio dei reticolati stessi. Nel suo gesto ardimentoso rimaneva colpito a morte, abbracciato alla propria arma.

Quota 918, 14-15 agosto 1937-XV

  • Sold. Barbieri Angelo di Giuseppe, nato il 22 settembre 1904 ad Alfianello, morto il 03 febbraio 1939 nella Battaglia di Catalogna;
  • C.N. Baresi Luigi, nato il 05 marzo 1909 ad Brescia, morto l’8 aprile 1938 nella Battaglia d’Aragona;
  • Serg. Baselli Paolo di Giuseppe, nato il 13 gennaio 1917 a Offlaga, morto il 28 marzo 1938 nella Battaglia d’Aragona;
  • Caporale Beali Emilio di Giacomo, nato il 23 agosto 1916 a Lonato, morto il 20 luglio 1938 nella Battaglia del Levante;
  • Sottotenente Beccalossi Fausto fu Felice e fu Tagliani Maria, nato il 25 ottobre 1915 a Cellatica, morto il 26 dicembre 1938 a El Cogull nella Battaglia di catalogna; sottotenente 1° reggimento fanteria «Littorio».

Medaglia d’Oro al Valor Militare

Ufficiale arditissimo comandante di un plotone di rincalzo, durante un improvviso violento contrattacco nemico, avuto sentore che altra compagnia del suo battaglione era attaccata da forze superiori, accorreva di iniziativa in suo soccorso, trascinando con l’esempio i propri uomini, ferito da raffica di mitragliatrice rimaneva imperterrito sulla posizione contesa, combattendo a colpi di bombe a mano. Una seconda raffica lo colpiva al cuore, stroncando la sua eroica esistenza

Cogull ,26 dicembre 1938-XVI

Croce di Guerra al Valor Militare

Nel guidare all’attacco il proprio reparto rimaneva ferito ad una gamba. Anziché preoccuparsi delle sue condizioni, con l’esempio incitava gli uomini a raggiungere a qualsiasi costo l’obbiettivo assegnato. Costretto in seguito a lasciare il reparto, con fiere parole esternava il suo rammarico, dimostrando elevato spirito combattivo.

Rotabile Pauls-Cherta, 7 aprile 1938-XVI

  • C.N. Bellini Bonomo fu Felice e di Bellicini Caterina, nato l’11 agosto 1913 a Bienno, morto il 14 agosto 1937 sulla Quota 918 nella Battaglia di Santander; camicia nera gruppo bandere CC.NN. IX Maggio.

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Porta arma di un plotone avanzato, con slancio e sprezzo del pericolo, portava il fucile mitragliatore in posizione scoperta per poter meglio controbattere il fuoco nemico, rimanendo in tale posizione sino a che una raffica di una mitragliatrice lo abbatteva sulla sua arma. Esempio di ardimento e di eroico spirito di sacrificio.

Quota 918, 14 agosto 1937-XV

  • C.N. Berni Mario di Eugenio e fu Fenaroli Edalgisa, nato l’08 maggio 1915 a Desenzano del Garda, ferito il 23 agosto 1937 ad Aes nella Battaglia di Santander e morto il 24 agosto 1937 nella sezione Sanità della Divisione Littorio; camicia nera compagnia mista battaglione carri d’assalto.

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Pilota di carro d’assalto, già esempio costante di coraggio e di ardimento, non esitò un’istante di uscire dal proprio carro per concorrere al ricupero di un altro rimasto avariato sotto la violenta reazione nemica. Nel generoso tentativo, veniva mortalmente colpito.

Aes, 23 agosto 1937-XV

  • Sold. Botturi Attilio, nato il 23 agosto 1908 a Gambara, morto il 03 aprile 1938 nella Battaglia d’Aragona;
  • C.N. Bragadina Alfonso, nato il 3 febbraio 1910 a Lavenone, morto il 18 marzo 1938 nella Battaglia d’Aragona;
  • C.N. Bronzi Costante, nato il 3 gennaio 1913 a Vollio, disperso il 19 marzo 1937 nello Battaglia di Guadalajara;
  • C.N. Cameroni Francesco fu Bernardino e di Franzini Maria, nato il 3 giugno 1898 a Gardone Val Trompia ma residente a Lecco, morto l’8 aprile 1938 Battaglia d’Aragona; C.N. del Battaglione d’Assalto “Carroccio” del 3° Reggimento Fanteria della Divisione Littorio Dapprima nella 524a Bandera “Carroccio” del 1° Gruppo della 1a Divisione “Dio lo vuole”. Per approfondire la sua figura consultare il libro di Pino Tocchetti

Croce di Guerra al Valor Militare

Durante violento combattimento dimostrava fermo coraggio e sereno sprezzo del pericolo. Ferito, sebbene leggermente, ad un braccio, si poneva volontariamente a disposizione di un superiore e per tutta la notte, incurante della fatica, continuava a prestarsi a portare ordini ovunque venisse comandato.

Brihuega, 18 marzo 1937-XV

Medaglia d’Argento al Valor Militare

Vecchia camicia nera di adamantina fede, modesto, generoso, coraggiosissimo, era sempre fra i primi in ogni azione rischiosa. Raggiunta con i suoi arditi una importante posizione nemica sotto micidiale fuoco di mitragliatrici, penetrava tra le file avversarie e con violento lancio di bombe a mano vi seminava sgomento e morte. In successivo cruento contrattacco affrontava sempre a bombe a mano il nemico e, rimasto ferito, continuava con accanimento nella generosa lotta, finché cadeva fulminato da una raffica di mitragliatrice.

Tortosa quota 138, 8 aprile 1938-XVI

  • C.N. Castaldello Ottone, nato il 13/7/1910 a Brescia, morto il 15/8/1937 nella Battaglia di Santander;
  • Capor. Magg. Cattaneo Modesto, nato il 30 novembre 1917 a Calvisano, morto il 21 maggio 1939 in ospedale;
  • Serg. Celestini Italo Girolamo di Celeste e di Filini Faustina, nato il 18 gennaio 1916 a Squinzano, morto il 6 febbraio 1939 nella Battaglia di Catalogna all’ospedale C.R.I. n31 per ferite d’arma da fuoco al cranio;
  • Caposquadra Cristini Angelo di Gaetano e di D’Amonti Pierina, nato il 16 marzo 1910 a Travagliato, ferito il 17 marzo 1938 ad Alcañiz nella Battaglia d’Aragona e morto il 18 in ospedale; camicia nera 2° battaglione mitraglieri.

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Porta arma tiratore di squadra mitraglieri, ferito da arma da fuoco, rivolgeva ai compagni accorsi per soccorrerlo parole di incitamento esaltando la causa per la quale aveva combattuto.

Alcaniz, 17 marzo 1938-XVI

  • Caposquadra Dominici Ottavio fu Giovanni e fu Tavernini Cecilia, nato il 23 aprile 1901 a Gargnano, morto l’08 aprile 1938 sulla strada per Cherta nella Battaglia d’Aragona; caposquadra raggruppamento carristi.

Medaglia d’Argento al Valor Militare

Sottoufficiale di vettovagliamento, giunto in linea qualche istante prima che la compagnia scattasse dalla posizione di partenza per concorrere alla puntata offensiva, su Cherta, ottenne di prendervi parte. Nel corso del violentissimo combattimento, visto cadere un capo arma si sostituiva spontaneamente al caduto, continuando così ad azionare l’arma contro folti gruppi nemici. Rimasto solo, perché cadutigli accanto tutti i compagni, senza munizioni, imbracciava il moschetto e nel supremo tentativo di difenderla cadeva sulla propria arma.

Strada per Cherta, 8 aprile 1938-XVI

  • Centurione Donini Abi Alfredo, nato l’8 dicembre 1888 a Gardone Val Trompia, ferito nella Battaglia di Guadalajara e morto l’1 aprile 1937 in ospedale;
  • Caposquadra Dusi Antonio di Bortolo e di Buontempi Giovannina, nato il 29 gennaio 1907 a Villanuova sul Clisi, residente a Brandali (?), ferito il 26 dicembre 1938 nella zona di Aspa nella Battaglia di Catalogna e morto il 27 in ospedale; caposquadra 2° reggimento «frecce nere».

Medaglia d’Argento al Valor Militare

Magnifica tempra di sottouffficiale comandante aquadra fucilieri ha dimostrato in ogni contingenza coraggio sereno, perizia ed energia. Durante un violento attacco nemico animava i suoi dipendenti con l’esemoio e con la voce riuscndo a respingere sul suo fronte l’avversario: passato al contrattacco affrontava alla testa dei suoi leguonari rimastigli un gruppo un gruppo di miliziani armato di un fucile mitragliatore che travolgeva alla biaonetta incontrando nel corpo a corpo gloriosa morte. Esempio di entusiasmo, costante coraggio ed alto senso del dovere.

Zona di Aspa-Carrettera di Alcanò, 26 dicembre 1938-XV

  • Sold. Fioretti Giulio Bernardo di Andrea e di Alberti Margherita, nato il 27 luglio 1918 a Brescia, ferito nella Battaglia di Guadalajara e morto il 27 marzo 1937, a 19 anni, nell’Ospedale di Zazuar;
  • Caposquadra Frigerio Elvino, nato il 6 agosto 1902 a Gambara, morto il 22 settembre 1938 nella Battaglia di Javalambre;
  • C.N. Galeazzi Giovanni fu Angelo e di Terrini Paola, nato il 5 aprile 1906 a Lonato, ferito il 12 marzo 1937 a Trijueque nella Battaglia di Guadalajara e morto il 13 in ospedale; camicia nera 835° bandera «Scirè».

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Con impeto si slanciava alla conquista della trincea nemica e cadeva gloriosamnete colpito da una scarica di mitraglia avversaria. Il suo eroico atto fu incitamento al suo reparto, in modo tale da conquistare la posizione nemica.

Trijueque, 13 marzo 1937-XV

  • C.N. Galeazzi Vittorio di Carlo e di Pozzoli Faustina, nato il 30 luglio 1910 a Torbole Casaglio, morto il 15 marzo 1937 al Palacio de Ibarra nella battaglia di Guadalajara; camicia nera bandera «Freccia». Censito erroneamente con nome erminio

Croce di Guerra al Valor Militare

Nonostante un forte e nutrito fuoco nemico, dimostrava ardimento e sprezzo del pericolo, resistendo con la sua arma ed infliggendo al nemico gravi perdite, finché colpito alla fronte moriva abbracciato alla propria mitragliatrice.

Casa Ibarra, 15 marzo 1937-XV

  • Sold. Gambaretti Girolamo di Marco, nato il 16 luglio 1907 a Verolanuova, morto il 4 aprile 1938 nella Battaglia d’Aragona.
  • C.N. o Sold. Gatta Vivenzi Giuseppe, nato il ? a Bovegno, morto il 15 novembre 1938 nell’Ospedale legionario di Bilbao,
  • C.N. Gheda Teodoro fu Pietro e di Chiarini Domenica, nato l’8 novembre 1912 a Brescia, morto il 22 luglio 1938 nella Battaglia del Levante a quota 600 a sud est di Benafier per ferita al ventre causata da pallottola nemica; camicia nera 3° reggimento fanteria legionaria.

Croce di Guerra al Valor Militare

Pure essendo in condizioni fisiche minorate, rifiutava di essere assegnato a servizi di retroguardia e partecipava alle operazioni distinguendosi per coraggio e sprezzo del pericolo. Nell’attacco di importante posizione, con altri ardimentosi, respingeva nuclei nemici che tentavano di infiltrarsi nelle nostre linee.

Gardesa – Tortosa – Quota 465, 4 aprile 1938-XVI

  • Sold. Ghirardini Faustino di Pietro e di Dicilli Giulia, nato il 27 agosto 1911 a Montichiari, morto il 6 gennaio 1939 a Borjas Blancas-Castelldans nella Battaglia di Catalogna; soldato raggruppamento carristi.

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Legionario in Spagna, partecipò a tutti i combattimenti del reparto, emergendo per entusiasmo, ardimento e valore. In un momento particolarmente difficile, dopo aver combattuto per vari giorni con altri carristi, si offriva per effettuare, su di un autocarro che doveva percorrere zona ancora infestata dal nemico, il prelevamento del carburante, di cui il suo battaglione era rimasto quasi privo. Attaccato da forze superiori in numero e armamento, resisteva strenuamente fino a quando ferito e privo di forze, veniva barbaramente trucidato.

Borjas blancas-casteldans, 4-5 gennaio 1939-XVII

  • Sold. Glisenti Domenico, nato il 20 ottobre 1902 a Treviso Bresciano, morto il 4 aprile 1939 in un ospedale legionario;
  • C.N. Martinelli Pietro di Andrea e di Paderni Giuseppa, nato il 25 maggio 1902 ad Adro, e morto il 3 aprile 1938 nello Battaglia d’Aragona durante il trasporto all’ospedale della C.R.I. di Alcaniz per ferite multiple per investimento automobilistico. Riposa al Sacrario di Saragozza.
  • Caposquadra Mensi Faustino di Giuseppe e di Pellegrinelli Teresa, nato il 19 giugno 1909 a Lonato, morto il 24 dicembre 1938 nella Battaglia di Catalogna;
  • C.N. Moles Giuseppe fu Battista e di Mutti Caterina, nato il 19 novembre 1911 a Edolo, morto l’8 aprile 1938 sula Quota 139 di Gandesa-Tortosa nella Battaglia d’Aragona; camicia nera 3° reggimento fanteria legionaria.

Medaglia d’Oro al Valor Militare

Si distingueva in tutte le azioni per ardimento e sprezzo del pericolo. Raggiunta con un manipolo di arditi, una importante posizione nemica, sotto violento fuoco di mitragliatrici, penetrava tra le file avversarie e, con lancio di bombe a mano, ne provocava lo scompiglio. Nell’alterna vicenda dell’azione visto cadere un porta fucile mitragliatore, si impadroniva dell’arma e furiosamente la adoperava contro il nemico che lo aveva circondato. Sebbene fatto oggetto a lancio di bombe a mano ed a violenti raffiche di mitragliatrice, non indietreggiava e continuava impavido a sparare sino a quando cadeva fulminato da numerosi colpi, stringendo rabbiosamente l’arma, anch’essa colpita e resa inservibile da proiettili esplosivi.

Gandesa – Tortosa, quota 138, 8 aprile 1938

  • C.N. Scelta Mulattieri Bortolo fu Bortolo e fu Zolio Angela, nato il 24 luglio 1907 e caduto il 23 luglio 1938 nella battaglia del levante; 3 reggimento fanteria della Littorio. Da Bienno.

Medaglia di Bronzo al valor Militare

All'attacco di importante posizione, giungeva con gli uomini del reparto a contatto diretto del nemico che opponeva accanita resistenza. Rimasto isolato tra gruppi d'avversari con slancio, scaricava sul nemico il suo fucile mitragliatore e lo aggrediva poi a colpi di bombe a mano, affermandosi col reparto sull'obiettivo assegnatogli.

Gandesa  Tortola - Pendici Monte Rey, 5 aprile 1938

  • C.N. Nolli Lorenzo fu Ambrogio e di Bartoletti Ida, nato il 16 agosto 1914 a Gambara, ferito l’8 aprile 1938 sulla strada per Cherta nella Battaglia d’Aragona e morto il 15 in ospedale; camicia nera raggruppamento carristi. Residente ad Asola (Mantova).

Croce di Guerra al Valor Militare

Dopo l’aspro combattimento sulla strada per Cherta, rimasto ferito oltre le nostre linee, per tutta una notte, perché non rinvenuto la sera dal personale incaricato del recupero, ritrovato il giorno dopo con l’avanzata delle nostre linee, dimostrava tale serenità a tale stoicismo da destare la più viva ammirazione da parte degli ufficiali e della truppa che assistevano al suo trasporto al posto di medicazione.

Strada per Cherta, 8 aprile 1938-XVI

  •  Sold. Ossoli Cesare di Domenico e di colosanti Maria, nato il 14 luglio 1916 o Ghedi (residente a Monza?), ferito nella Battaglia di Catalogna e morto il 14 novembre 1938 nell’Ospedale 043; soldato 1° reparto speciale L.C.

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Facente parte di una pattuglia che, per l’esplorazione, il collegamento e la sicurezza di una colonna in marcia, in un terreno impervio e difficile, si era incontrata con una compagnia nemica, fu tra i primi a lanciarsi su essa e, con irruenta azione di sorpresa con bombe a mano, contribuiva efficacemente a volgerla in fuga, dimostrando grande impeto, fredda audacia e sprezzo del pericolo.

Pauls-Cherta, 7 aprile 1938-XVI

  • Capor. Pedersoli Valentino, nato il 16 gennaio 1915 a Darfo, morto il 2 gennaio 1938 in località ignota.
  • Serg. Pizzamiglio Sante di Carlo e di Nervi Luigina, nato il 27 marzo 1918 a Orzivecchi, ferito il 20 agosto 1937 a Entrambasmestas nella battaglia di Santander e morto il 21 agosto 1937 a 19 anni nell’Ospedale n. 3 nel Balncario di Corconte; sergente 1° reggimento artiglieria «Volontari del Littorio».

Medaglia d’Argento al Valor Militare

Capo pezzo di un pezzo d 37 m/m. fortemente impegnato in posizione avanzata contro carri armati nemici, sebbene ferito gravemente all’addome rimaneva al suo posto continuando coraggiosamente la sua azione di fuoco e incitando con la propria parola e con l’esempio i propri artiglieri fino al completamento della sua opera e solo allora consentiva a farsi sostituire; nell’allontanarsi incitava i soldati a fare il loro dovere e li assicurava di voler presto ritornare. La sua morte rapidamente sopraggiunta glielo impediva. Sublime esempio di alto senso del dovere e di valore.

Entrambasmestas, 20 agosto 1937-XV

  • Sold. Poma Mario, nato il 13 marzo 1916 a Palazzolo sull’Oglio, morto il 15 novembre 1938 nella battaglia del Levante.
  • C.N. Ragni Cesare, nato l’11 novembre 1912 a Desenzano del Garda, morto l’11 marzo 1937 a Brihuega nella Battaglia di Guadalajara;
  • Sold. Raiba Attilio di Andrea, nato il 2 settembre 1916 a Ghedi, morto il 20 luglio 1938 nella Battaglia del Levante;
  • Capor. Magg. Resconi Francesco fu Giuseppe e di Baldoni Stella, nato il 6 febbraio 1915 ad Alfianello, morto il 26 dicembre 1938 a El Cogull nella Battaglia di Catalogna; caporal maggiore 2° e successivamente nel 1° reggimento d’assalto «Littorio».

Medaglia d’Argento al Valor Militare

Vice comandante di squadra fucilieri, a causa della perdita del proprio caposquadra assumeva il comando del reparto e di sua iniziativa lo lanciava all’assalto contro una postazione nemica mettendo in fuga l’avversario a bombe a mano. Benché ferito, dimostrando elevatissimo senso del dovere e grande sprezzo del pericolo continuava nella lotta fino a quando colpito a morte immolava la sua giovane esistenza sulla quota atrocemente contesa. Esempio di arditismo e sprezzo del pericolo.

Cogull, 26 dicembre 193-XVI

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Comandante di una squadra fucilieri, durante l’occupazione di una importante posizione nemica, sotto violento fuoco di un’arma automatica che impediva l’avanzata del reparto, con sprezzo del pericolo, si portava avanti allo scoperto con un fucile mitragliatore per meglio controbattere l’arma avversaria. Rincuorava con la parola e con l’esempio i propri uomini e li conduceva sull’obiettivo assegnatogli.

Benafer, 23 luglio 1938-XVI

  • Caposquadra Riva Francesco di Angelo e Benedetto(i) Giulia, nato il 18 settembre 1912 a Sale Marasino, ferito il 12 gennaio 1939 a forés nella Battaglia di Catalogna e morto il 13 in ospedale; camicia nera scelta nella X batteria d’accompagnamento, successivamente vice caposquadra 724° battaglione «Inflessibile», ed infine 2° reggimento CC.NN.

Croce di Guerra al Valor Militare

Resosi conto della necessità di immediato intervento del suo pezzo di accompagnamento, contro un nido di mitragliatrici che aveva fermato un reparto avanzante, d’iniziativa si lanciava innanzi sulle stesse prime linee, stante il terreno che impediva di agire diversamente, e, incurante delle raffiche nemiche che si abbattevano incessantemente sugli scudi del pezzo, riusciva completamente nel suo intento, rimuovendo l’ostacolo e destando l’ammirazione degli stessi fanti.

Carcobillo,  24 agosto 1937-XV

Croce di Guerra al Valor Militare

Capo pezzo di sezione di accompagnamento, contribuiva efficacemente nei vari momenti del combattimento al funzionamento della sezione, riuscendo a snidare armi automatiche che impedivano l’avanzata dei reparti. Durante un violento contrattacco, vistosi il nemico a pochi passi, imbracciava il moschetto, ed unendosi ai fanti. Contribuiva efficacemente a ricacciarlo.

Castelseras, 16-17 marzo 1938-XVI

Medaglia d’Argento al Valor Militare

Capo pezzo del 65/17 ostacolando il movimento dei reparti di fanteria alcune mitragliatrici contraeree nemiche, in condizioni particolarmente difficili per la natura del terreno scoperto, riusciva a prendere posizione con il suo pezzo, malgrado venisse fatto segno ad intenso fuoco da parte delle mitragliere stesse che tentavano impedire l’operazione. Aperto immediatamente il fuoco contro pezzi avversari personalmente, puntava il suo cannone, resisteva sotto il violento, continuo tiro nemico fino a che colpito alla testa da una granata, cadeva sul pezzo che aveva cosi fedelmente servito.

Fores, 12 gennaio 1939-XVII

  • Soldato Rossi Aldo di Riccardo e di Bini Ermelinda, nato il 15 settembre 1910 a Torre de Piceni (Cremona), e morto il 3 aprile 1939 all'ospedale legionario n043. Residente a Brescia(?).
  • Capor. Rovizzi Francesco, nato il 29 gennaio 1916 a Lonato, morto il 28 dicembre 1938 nella Battaglia di Catalogna;
  • Capor. Magg. Savoldi Giulio, nato il 6 maggio 1910 a Ghedi, morto il 2 febbraio 1939 nella Battaglia di Catalogna;
  • C.N. Sc. Scaglia Paolo, nato il 16 ottobre 1903 a San Paolo, morto il 15 maggio 1937 in località ignota;
  • Sold. Solino Bortolo, nato il 29 giugno 1913 ad Angolo, morto l’1 dicembre 1938 in località ignota;
  • C.N. Spadacini Antonio di Tommaso (anche Spadaccini), nato il 21 agosto 1907 a Monongahela (Pennsylvania), caduto il 7 febbraio 1937 al paso del Viento (Puerto de leon) nella Battaglia di Malaga. (Originario della valle Camonica- ricordato sul monumento di Darfo Boario Terme)

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Uscito si slancio in un punto scoperto e fortemente battuto da fuoco nemico, malgrado fosse ferito, continuava con il proprio reparto, finché una seconda scarica la colpiva a morte.

Puerto de Leon, 7 febbraio 1937-XV

  • Primo Caposquadra Spelta Giulio fu Andrea e fu Salamini Maria, nato il 30 maggio 1899 a Gottolengo, morto il 19 agosto 1937 sul fronte di Santander; caposquadra 535a  bandera «Tempesta».

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

Comandante di squadra, inviato contro un centro di fuoco nemico, in testa al proprio reparto lo guidava con sicurezza e coraggio. Colpito a morte, incitava i propri uomini ad avanzare e moriva serenamente gridando: «Viva l’Italia, viva il Duce».

San Pedro di Romeral, 19 agosto 1937-XV

  • C.N. Tamburini Federico, nato il ? a Torbole Casaglia, morto il 21 giugno 1937 nell’Ospedale da campo n. 5;
  • Capomanipolo Tempini Luigi fu Vincenzo e di Giovanna Rachele, nato il 7 luglio 1911 a Pisogne, morto il 18 marzo 1937 a Brihuega nella Battaglia di Guadalajara; Capomanipolo 524° battaglione «Carroccio». Altra decorazione a amba uork

Medaglia d’Oro al Valor Militare

Volontario della guerra di Spagna e già volontario in quella per la conquista dell’impero, dimostrò in azione elette qualità morali, assoluta dedizione al dovere, ardente fede fascista nei moventi ideali della lotta. Nei numerosi combattimenti cui prese parte, si distinse per perizia militare e sereno sprezzo del pericolo. Durante la battaglia di Guadalajara, sottoposto col suo reparto a violenti attacchi dell’avversario e minacciato di accerchiamento, reagiva con indomita fierezza trascinando più volte il suo plotone ad epici contrattacchi. Colpito a morte, rivolgeva il suo ultimo pensiero al Duce ed alla Patria.

Brihuega, 14- 18 marzo 1937-XV

Medaglia d’Argento al Valor Militare

Comandante di plotone fucilieri, durante un violento attacco dell’avversario, appoggiato da carri-cannone, si distingueva per singolare capacità ed ardimento. Minacciato, coi suoi uomini, di accerchiamento, si gettava più volte al contrattacco, finché cadeva mortalmente colpito.

Brihuega, 18 marzo 1937-XV

  • C.N. Sc. Turla Francesco, nato il 7 febbraio 1913 a Monte Isola, morto il 14 luglio 1938 nella Battaglia del Lavante;
  • C.N. Turrini Camillo di Martino, nato il ? a ?,  caduto il 15 agosto 1937 nella Battaglia di Santander. Da Desenzano. Indicato anche come Turini.
  • C.N. Vetti Ilario, nato il 13 marzo 1913 a lseo, morto il 27 dicembre 1938 nella Battaglia di Catalogna;
  •  Coporal. Magg. Visini Guerrino di Giacomo, nato il 19 luglio 1915 a Ghedi, morto il 9 gennaio 1939 nella Battaglia di Catalogna;
  • C.N. Zani Domenico, nato il 9 aprile 1910 a Lumezzane, ferito nella Battaglia d’Aragona e morto il 28 aprile 1938 nell’Ospedale n. 9;

 

 

AVIATORI BRESCIANI CADUTI IN SPAGNA

  • Sottotenente Pilota MAGRI Sergio, nato il 29 dicembre 1916 a Brescia, morto l’1 dicembre 1938 a Son Bonnet (Palma di Maiorca) per incidente di volo in azione di guerra; Sottotenente A.A.r.n, pilota di complemento.

Medaglia d’Oro al Valor Militare

Volontario in una guerra combattuta per l’affermazione degli ideali fascisti, brillante ufficiale pilota capo-equipaggio di apparecchio da bombardamento, già distintosi in precedenza, portava in cento azioni di guerra la sua offesa su tutti i cieli del nemico, mettendo sempre in luce le fulgide virtù militari ed affermando, di fronte al più incombente pericolo, il suo eroismo temperamento, il suo elevato spirito di sacrificio, la sua incrollabile purissima fede. Soldato valoroso, che tutto seppe donare con edizione assoluta all’ideale ed alla Patria, immolava la sua gloriosa esistenza nel compimento del dovere.

  • Serg. Magg. Motorista Ceruti Francesco, nato il ? a Pavone del Mella, morto il 25 luglio 1938 ad Ascò, (Tortosa) in azione di guerra;

Medaglia d’Argento al Valor Militare

  • Sottotenente Cenzi Mario di Cesare, nato il 16 novembre 1912 a San Vito di Leguzzano (Vicenza), caduto in combattimento aereo il 13 luglio 1938 nei pressi di Sarrión (Teruel). Ricordato sul monumento di Sirmione.(Il padre era commissario prefettizio di Sirmione)

Medaglia d’Oro al Valor Militare

Volontario in missione di guerra per l’affermazione degli ideali fascisti, partecipava quale pilota da caccia a numerose scorte e crocere dimostrando in ogni circostanza belle doti di combattente, spirito di sacrificio e elevate virtù militari.

Cielo di Spagna, gennaio-aprile 1938.

 

REGIA MARINA

  • Sottocapo fuochista(S.C.R.M) VOLASSI Ferruccio, classe 1915(?), morto l'1 agosto 1938 a Pollença (Palma di Maiorca) per lo scoppio del collettore inferiore di una delle 8 caldaie dell'inquadratore "Quarto". (ricordato sul monumento di Darfo Boario Terme)

Un ringraziamento particolare a Giampaolo Sorba per avermi fornito l’elenco dei caduti Bresciani in spagna.

Fonte motivazioni delle decorazioni: Istituto del Nastro Azzurro

 

 


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