Tenente M.T.(Milizia Territoriale) del 4 Reggimento Alpini COPPELLOTTI FRANCESCO ENRICO di Vittorio e Annunciata Dallera nato a Brescia il 3 Dicembre 1883. Caduto il 4 Novembre 1915 nel Settore di Tolmino (Monte Mrzli) per ferite Riportate nn Combattimento. Inizialmente sepolto nel cimitero di guerra del carso e traslato a Brescia nel 1922.
Tra i soci più attivi della Sezione bresciana del Club Alpino si era distinto in pericolose ascensioni ed in salvataggi, dando prova del suo coraggio veramente mirabile. Appassionato della montagna. Si arruolò volontario negli Alpini allo scoppiar della guerra e venne mandato nella zona del Tonale, proprio in quei luoghi nei quali s’era sperimentato il suo amore per le imprese alpinistiche.
sottotenente volontario nel ... alpini, bresciano, stroncato da palla austriaca mentre compiva un ardimentoso incarico.
Era il migliore dei nostri alpinisti, ma non era il signore della montagna. Non era cioè un solitario devoto, un esaltatore delle vigilie sacrificate sugli approcci alle ardue vette, grandi nelle notti azzurrine del sereno.
Era un buon compagno, pronto con tutti, con tutti generoso ed affettuoso. La passione per la montagna non era per lui l' egoistica volontà del dominio incondiviso, era la piacevole ed intensa applicazione di tutte le sane energie, per cui avrebbe voluto trascinare tutti i giovani in montagna con lui.
Perciò fu un propagandista meraviglioso della nostra sezione del Club Alpino, e fu un conoscitore profondo di tutti i nostri monti dal Garda al Camino, dall'Ortler alle cime di Brenta.
Piccolo di statura, ma saldo di muscoli, di poche parole, ma di generosi sentimenti, noi lo amammo per l’ esempio suo di belle imprese condotte con sagacia, con ardore, con volontà indefessa. E lo ameremo per l’ ultimo esempio che ci diede con la sua morte in mezzo agli alpini che erano i soldati fatti per lui, per andare con lui ovunque volesse un comando. Dopo esser stato partecipe di tutte le iniziative dell'irredentismo, non chiassoso e violento, ma tenace e risoluto, dopo aver partecipato coi fratelli trentini a tanti convegni sull’ alpe, dove testimoniava il cielo e la terra la sacra e invitta italianità del paese, morì, in un ultimo convegno d'armi, per volontà sua prescelto in quest’ ora di generosi sacrifici. Volontario fu della guerra e della morte. E noî lo ricorderemo per molto tempo, ricorderemo la sua passione il suo ardimento.
In vita e in morte Nino Coppellotti fu esempio, con la buona disciplina, della vita, e della morte.

Brixia - novembre 1915

Sottotenente volontario degli Alpini (caduto sul campo dell'onore).
Lo chiamavano tutti brevemente Nino, perchè tutti - appena conosciutolo - si sentivano a Lui stretti d'amicizia; un'amicizia che solo un atto irreparabile come la morte poteva troncare.
E la morte l'ha colto nella zona di Tolmino (Mrzli) mentre non ancora trentunenne gloriosamente combatteva per la grandezza d'Italia. Aveva imparato ad amare ardentemente la Patria a traverso il suo volto meraviglioso, scorrendola da innamorato pur in mezzo alle cure degli affari che lo chiamavano nelle diverse provincie. Inscrittosi socio nel 1903 del nostro Club presso la Sezione di Brescia, aveva preso a partecipare a tutte le gite sociali svoltesi nei primi anni di sua associazione e la sua passione per la montagna s'era andata rapidamente accrescendo dal momento in cui aveva tocchi i culmini ghiacciati della Valcamonica. Fattosi più sicuro il suo passo e più conscio il suo amore, aveva poi iniziato quella superba serie di ascensioni e di campagne senza guide che dovevano fare di lui un apprezzatissimo compagno di cordata e uno dei più profondi conoscitori della tecnica e della letteratura alpinistica. Nelle sue frequentissime salite nessun angolo della sua provincia gli era rimasto ignoto, ed Egli andava amorosamente raccogliendo i dati relativi a queste sue spedizioni perchè servissero di base a lavori di illustrazione della regione ; ed ogni cosa corredava poi di belle fotografie (da Lui stesso ritratte), che quindi raccolte ordinatamente in albums costituivano ormai un vero e proprio importante archivio fotografico liberamente aperto assieme alla sua ricca biblioteca alpinistica agli studiosi e agli amici. Così creava ogni giorno nuovi proseliti, pronti a seguirlo fiduciosamente o nei monti della Valtellina o in quelli Orobi o in quelli della Valcamonica o in quelli Trentini o in quelli del Cadore; quando non preferivano salire con Lui nell'inverno cogli sci nei monti del Gottardo o in quelli dell'Engadina.
Di multiforme attività - dopo aver atteso agli affari richiesti dal grosso commercio in vini ch'Egli esercitava in unione al padre suo - studiava le lingue straniere onde poter leggere le pubblicazioni alpine estere; e alla vita sezionale bresciana dava le ore serali coprendo la carica d'Ispettore dei Rifugi, per vari anni, di Consigliere dal 1904 al 1905 e di Vicesegretario dal 1908 fino al momento in cui, senza obblighi di leva chiese ed ottenne di essere aggregato volontario di guerra ad un reggimento alpino e cioè fino al 15 settembre u.s. Amorevoli cure e attività dava anche al Gruppo Lombardo Alpinisti Senza Guide, di cui fu replicatamente Direttore e Delegato.
La morte di Francesco Coppellotti lascia un vuoto doloroso nelle file dell'alpinismo italiano. Basta scorrere questa lista di nuove imprese da Lui compiute (ad eccezione di due sole, tutte senza guide nè portatori), per formarsene un chiaro concetto.
•1904:
 - Presolana, dal Polzone, con variante (Orobie).
•1907:
 - Corni del Frerone, 1.a asc. (Gr. dell'Adamello)
 - Corno di Premassone, via nuova (discesa) pel vers. Nord o di Val d'Avio (id. id.)
 - Cima Calotta, 1.a travers., 1. percorso d. cresta Sud (id. id.)
 - Corno dell'Aola (2713), 1a asc. invern. (id. id.)
 - Montagnola, 1.asc. invern. (id. id.).
•1908:
 - M. Moren, P asc. invern. (Orobie - Corna di S. Fermo, 1a asc. invern. (id.)
 - M. Moren, 1" trav. per cresta da P.o Moren a P.o di M. Arano (id.) - Corni del Negrino, 1 asc. (id.)
 - C. Prudenzini, 1" asc. senza guide (Gr. Adamello)
 - C. Poglia di Mezzo (2935), 1a asc. (id.)
 - M. Narcanello, P asc. p. cresta Ovest e travers. (id.)
 - C. Margherita, /o pere. della cresta Ovest (Gr. di Brenta)
 - Cime di Varicla, la asc. con 1a trav. dalla C. Moren al P. Camino (Orobie)
 - M. Disgrazia, P asc. inv. (fino all'anticima) (Gr. Albigna- Disgrazia
 - Corna di S. Fermo, 1a trav. inv.
•1909:
 - Corno del Dente, 1 asc. senza guide (Orobie)
 - Campanili (I, II e III) delle Granate, 1a ascens. senza guide (Gr. Adamello)
 - Corno di Lago Negro, 1a asc. p. cresta Est e trav., P senza guide (Alpi di V Grosina)
 - Corna delle Quattro Matte (o C. Tonda), P ascens. (Orobie).
•1910:
 - Corna Bruni (Blacca), 1a asc. p. cresta Ovest (V. Trompia)
 - C. del Negrino, la trav. (Orobie)
 - C. di Poglia, la asc. della P. Merid. (Gr. Adamello)
 - C. di Busazza, 1a asc. ital. (Gr. Presanella).
•1911:
 - Corna Clem, 1a asc. p. parete Sud-Est (Orobie)
 - Passo Moren, P trav. (id.)
 - Croz della Selvata, via nuova pel versante SO. (Gr. di Brenta).
•1912:
 - P. di Premassone, la trav. p. cresta fra le due punte (Gr. Adamello)
 - P. Camino, la ascensione p. cresta Ovest (Orobie).
•1913:
 - C. del Negrino Centr., 1 asc. p. cresta N. e parete E. (Orobie)
 - Corno di Dois occid., via nuova (discesa) per crestone N. (Gr. Adamello)
 - C. di Valgrande, 14 asc. ital. (Gr. delle Pale).
•1914:
 - P.zo Camino, 1a asc. del Canale Passo Camino (Orobie)
 - Cresta di Stabio, 1° percorso (Gr. Adamello)
 - Presolana occid., P asc. per parete Ovest o di Valzuria (Orobie)
 - M. Frisozzo, disc. p. via nuova alla Vedr. Occid. (Gr. Adamello)
 - Presolana Centr., 1a asc. per parete Nord.

Grandissima dunque l'attività alpinistica, se si pensa che oltre alle salite su elencate Egli aveva compiuto molte altre imprese celebrate e difficili e che nelle Prealpi Bresciane aveva scovato e posto in auge tutta una serie di "scuole d'arrampicata„ alcuna delle quali degne d'essere paragonate ad ascensioni di grande stile. Non pare quindi a me disdicevole il proporre formalmente alla Sez. Bresciana del C. A. I. che in una seduta d'Assemblea essa voglia ricordare il nome del compianto Socio, legandolo ad una vetta da Lui per primo domata : tale potrebbe essere la quota 2935 m. (Poglia di Mezzo) nell'Alta Val Salarno, valle dove il Coppellotti colse numerosi allori alpinistici. Scrivendo di Lui e rammaricando con profondo senso d'amicizia e d'ammirazione la sua perdita immatura, mando a nome del Club Alpino e di quanti Lo amarono l'espressione del più vivo cordoglio ai parenti desolati; ai quali, nell'immensa sventura che li ha colpiti, deve essere di conforto il pensare che il loro caro è caduto combattendo per una causa santa e che il suo esempio sarà di sprone alla gioventù italica nel compimento di nobili azioni.

GUALTIERO LAENG. CAI RIVISTA MENSILE dicembre 1915




FONTI:
• la sentinella
• Brixia
• Il Popolo di Brescia
• Enciclopedia Bresciana
• wikipedia
• CAI - rivista mensile
• www.tecadigitale.cai.it
• cadutigrandeguerra.it
• archifoto.caibrescia.it
• https://archifoto.caibrescia.it/fototeca/10793
• https://archifoto.caibrescia.it/fototeca/9873
• Portale Antenati
• Giornale Di Guerra E Di Prigionia di Carlo Emilio Gadda (pagine 51 e 55)