MAVM Tenente Pilota Albino Faustinelli

FIGURE D’EROI

Il tenente pilota Faustinelli Albino di Bovegno

Sottotente Pilota Faustinelli Albino fu Pier Pacifico, nato nel 1906 a Bovegno e caduto in combattimento il 2 marzo 1937 nella zona Gianagobò. NOTE: gruppo universitario fascista di Bologna. Da Rovigno.




Un nuovo nome sì aggiunge all'albo d’oro dei volontari Bresciani caduti in terra d’Africa per la fondazione dell'Impero: quello del tenente pilota Albino Faustinelli di Bovegno.
La notizia della sua fine avvenuta il 2 corr. presso il lago Margherita, nell’adempimento del dovere, è giunta come una folgore ai famigliari, agli amici, alle autorità, al popolo tutto di Bovegno ed a moltissime persone di Brescia che lo conobbero e ne ricordano la bontà generosa, il sensibilissimo cuore, l'anelito ad una vita di rischio e di ideale, Scompare con Albino Faustinelli, appena trentenne, un ardente quanto silenzioso campione delta passione aviatoria sentita come irresistibile vocazione, come superbo mezzo per servire, in totale dedizione d'anima, la Patria in armi.
Ostacoli, scoramenti, amarezze, la dolorosa lotta intima fra il devoto amore alla mamma e la fiamma della passione che lo portava ad allontanarsene, resero aspro il cammino per il quale egli giunse a vestire l’azzurra divisa. Uno sguardo brevissimo alla sua giovinezza conferma meglio d’ogni commento postumo le tappe di quella che si può ben chiamare, senza iperbole, «marcia verso il cielo ».
Ancora studente dell'Istituto tecnico «Tartaglia» di Brescia, membro entusiasta del comitato d'azione dalmatica, partecipa, come avanguardista, al primo corso per la costruzione di modelli volanti: primo fra i primissimi, chè il Fascismo gettava allora fra i giovani la semente della passione aviatoria.
Uscito dall’Istituto col diploma di ragioniere, trova subito un ottimo posto. presso la Tubi Togni. Non ha obblighi di leva perchè figlio unico maschio di madre vedova. Grande dispiacere di non poter essere così chiamato alle armi, di non poter nemmeno arruolarsi volontario.
Ma la febbre per l’aviazione non si spegne: nulla può l’egoistica dissuasione degli amici, nulla la trepida ansia dell'adorata mamma per affievolire il suo entusiasmo. «Volare necesse est», fa stampare sulla sua carta da lettera: ed inizia l’odissea dei tentativi, delle domande, dei concorsi per ufficiale, per sottufficiale, per semplice aviere pur di raggiungere lo scopo. Ma la risposta è sempre inesorabile: impossibile!
Tre anni son passati così. Sta par scoccare il ventitreesimo anno, il limite che segna l'età massima per l’ammissione ai concorsi nell’aeronautica. Ultima ratio: arrivare direttamente a S.E. Balbo, allora ministro dell’Aria. Autorità della città, pervase dal suo fremito di passione, lo aiutano in questo tentativo. E Balbo concede l'eccezione.
Faustinelli è ammesso ad un corso di ufficiali piloti di complemento. Pietose menzogae alla madre, saluto agli amici attoniti, casacca azzurra, aviatore. Riesce brillantemente sottotenente pilota: la febbre del volo non è mai saziata, La fine dei due anni di ferma è vista con angoscia. Ottiene di essere trattenuto di tre mesi in tre mesi. Altro colpo avverso: assegnato per esigenze di servizio ad un magazzino. Ore di, volo rarissime. Disillustoni, sofferenze, ma tien duro.
Suona la diana d’Africa. Faustinelli ha il cuore in fiamme. Domanda immediata per la assegnazione ad un reparto operante laggiù. Ora l’ideale è più grande: vi è l’Italia imperiale da servire. Il sogno, il grande sogno! Lettera infocate agli amici, sempre più pietose bugie alla mamma. Lunghissima attesa prima di partire: dubbi, tormenti, ansie.
Finalmente l'Africa! E' il novenbre del 1935. Mogadiscio: armata aerea del gen. Graziani: 65.squadriglia da bombardamento. Poi tutte le battaglie, tutte le fulminanti vittorie. Albino Faustinelli è proposto per la medaglia d’argento con questa splendida motivazione: «Entusiasta ed audace pilota da bombardamento, effettuava numerose incursioni offensive su territorio nemico compiendo con apparecchio menomoto bre efficaci bombardamenti su obbiettivi distanti oltre 400 Km. dalla base con percorso di oltre 600 chilometri oltre le nostre linee, In una azione di ricognizione offensiva su Gianagobò era cestretto a pensi a bassa quota per le conizioni atmosferiche avverse; vedendo le nostre truppe impegnate in combattimento, dopo aver lasciato il carico esplosivo, scendeva fino a pochi metri dal suolo sfidando l’intenso fuoco avversario che colpiva ripetutamente l’apparecchio, per portare il valido contributo di un preciso ed efficace mitragliamento.
«Bell’esempio di ardimento, di generoso entusiasmo, di sereno sprezzo del pericolo. Cieli di Neghelli, Giggiga, Harar, Gianagabò».
L’Etiopia è italiana, la guerra è vinta. Ma si iniziano le operazioni di polizia per annientare gli ultimi nuclei ribelli. Faustinelli, dopo un breve indesiderato periodo di magazzino a Mogadisco, è con l'aviazione della colonna. Geloso, felice di poter ancora volare e non dar tregua al nemico brigantesco.
E’ caduto, così, quando oltre le brume della regione cei grandi laghi, egli intravedeva nei profili di quei monti, i suoi monti e la sua valle natia avvicinarsi nella certezza del prossimo ritorno.

Il Popolo di Brescia


MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE
«Audace e provetto pilota di guerra,in lunghi voli bellici su apparecchio monomotote, dava costante prova di tenace fermezza e sprezzo del pericolo. Successivamente, durante una ricognizione a favore di una nostra colonna operante, costretto ad atterrare in territorio infestato dai ribelli, per improvvisa avaria al motore dovuta alla reazione antiaerea nemica, conscio del sacrificio cui andava incontro, impegnava l’impari lotta contro i’orda soverchiante nemica, finchè, crivellato di ferite, immolava la generosa esistenza per la Patria Imperiale».
Cielo dell’Impero, gennaio 1936-XIV-febbraio 1937-XV - Uara Combo (Bale), 2 marzo 1937-XV.


FONTE:
• il popolo di Brescia
• decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org
• archiviostorico.unibo.it

Commenti

Post popolari in questo blog

Bresciani caduti per la Fondazione dell’Impero (A.O.I. ’35-’37)

Elenco Bresciani caduti nella guerra Italo-Turca (1911-1913)

Angelino Bozzi