Maresciallo Mario Visconti da Desenzano

La strana vicenda di un aviatore legionario
Il maresciallo pilota Mario Visconti dato per morto in Spagna

Mario Visconti di Luigi, classe 1909 da Desenzano (Brescia)
Seguendo la sua vocazione, si era arruolato a 18 anni come pilota nella Regia aeronautica.
Abile, disciplinato «cacciatore» agguerrito.
Era partito volontario per la Spagna nel settembre 1937, poco dopo essere stato nominato maresciallo.
In Spagna lo assegnarono alla famosa squadriglia «Asso di Bastoni», con la quale aveva poi modo di distinguersi in numerosi scontri aerei con le forze avversarie.
Nel febbraio 1938, nel cielo di Teruel, mentre fra densi banchi di nebbia egli scortava con altri in pattuglia alcuni apparecchi da bombardamento, i caccia legionari venivano a contatto con un numero soverchiante di velivoli rossi.
Mario Visconti cadeva nelle mani del nemico e pianto morto si trovava prigioniero nelle linee rosse:” vivo e in buona salute”.

In FOTO il documento della delegazione di Barcellona del Comitato Internazionale della Croce Rossa, dove sono riportate le notizie manoscritte (destinate alle loro famiglie) dei 45 aviatori prigionieri nel Castello di Montjuich da esso ricevute il 7 dicembre 1938. FONTE Manuel José Aliaga Martínez

L’episodio che ha dato origine al singolare equivoco è avvenuto il 21 febbraio.
In un combattimento avvenuto nel cielo di Teruel era stato visto dai compagni di volo gettarsi dal suo apparecchio col paracadute. Il comando della squadriglia «Asso di bastoni» intercettava lo stesso giorno un comunicato radio da fonte rossa, secondo il quale il Visconti, atterrato fra le linee avversarie, essendosi ribellato ai marxisti, era stato immediatamente fucilato. La scomparsa dell’ardimentoso sottufficiale mentre gettava nel lutto la famiglia addolorava profondamente tutta la cittadinanza che apprezzava le doti di carattere, la fervida fede f. del giovane e vedeva in lui con orgoglio un degno rappresentante della mirabile arma azzurra.
Il 6 giugno 1938 la famiglia riceveva la visita, del tutto inattesa, del ten. col. Baldi, comandante del locale aeroporto. Egli comunicava il testo di un dispaccio spedito dal Visconti al ministero dell’aeronautica nel quale il giovane aviatore dava notizie di sè, unendo anche fotografie per stabilire la propria identità, e indicando la località in cui ora si trova. Come in casa Visconti sia stata accolta la comunicazione è più facile immaginare che descrivere.
MEDAGLIA D’ARGENTO AL VALOR MILITARE
“Pilota da caccia abile ed ardito, volontario in missione di guerra per l’affermazione degli ideali fascisti, partecipava a numerose azioni belliche ed a un aspro combattimento aereo, comportandosi da valoroso, e contribuendo validamente alla vittoria del l'ala legionaria. Costretto a lanciarsi col paracadute in territorio nemico e caduto prigioniero, manteneva contegno fiero e risoluto in difesa del prestigio e del valore della stirpe italiana”
Cielo di Spagna, ottobre 1937 - febbraio 1938-XVI.

Ecco come il paracadute salvò due volte la vita del maresciallo pilota Mario Visconti, il quale, il 16 dicembre 1937 sul fronte di Teruel si salvava da un grave incidente aereo prendendo terra felicemente in territorio nazionale, e a breve distanza di tempo, precisamente il 21 febbraio 1938, doveva ricorrere ad un secondo salvataggio sulle linee nemiche. Eccone il racconto:
«Durante un volo di crociera sul fronte di Teruel, mentre navigavo ad una quota di oltre 6000 metri quale gregario di una pattuglia, avvertivo improvvisamente lo apparecchio entrare in vite a sinistra, benché il motore girasse a pieno regime. L’avvitamento ritengo sia stato causato dalla rottura dei comandi. Dopo vani tentativi per rimettere l’apparecchio in normale assetto di volo e quando già stavo perdendo il controllo di me stesso, mi sganciavo e con grande difficoltà uscivo dall’apparecchio. Il paracadute si apriva subito e, dopo venti minuti di discesa, toccavo terra a circa 25 chilometri dalle linee, ciò a causa del forte vento che mi spiegava verso l’interno del territorio rosso».

FONTE:
Il popolo di Brescia 1938
GUERRA DI SPAGNA E AVIAZIONE ITALIANA, a cura dell'Ufficio Storico dell'Aeronautica militare, Roma
L'aviazione legionaria in Spagna Di Guido Mattioli · 1940

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